6 set 2009

L' ANGELO IDRAULICO

L' ANGELO IDRAULICO
Spalanco la porta dell'aula ed entro nella quarta dimensione.
Dicono che da qualche parte nell'Universo , vigano leggi fisiche diverse dalle nostre ; luoghi dove il tempo è curvo , la geometria non è Euclidea e la distanza più breve fra due punti è un arco di cerchio : lì le righe degli scolari saranno , immagino , a forma di ruota di bicicletta.
Varcando dunque la fatidica soglia , mi pare , per uno strano scherzo del destino,come quelli che càpitano tutti i momenti nei romanzi di fantascienza, mi pare , dicevo , di essere stato sbalzato in una di quelle plaghe da incubo ,simili a un quadro surrealista di Salvador Dalì.
Gli alunni mi salutano quietamente e quietamente attendono alle loro attività , senza dar segno di quello stupore che invece ,colpisce me ,come una mazzata sulla fronte.Càspita ! O gli occhi mi fan difetto , o la parete di fronte alla cattedra , è inclinata verso di noi , di almeno trenta gradi.
E' mai possibile ?
Facendo finta di niente , vado alla cattedra e mi immergo nel registro : firmo ,controllo le assenze, annoto l'argomento della lezione.Poi , di sottecchi , rialzo lo sguardo verso la malefica parete.E' ancora lì la maledetta ,inclinata e beffarda ,a sfidare,indecente, ogni regola .
Gli alunni attendono che le parole della sapienza fluiscano dalla mia bocca , la quale , invece , è arida di preoccupazione:Mi passo una mano sulla fronte accaldata ,mi do un pizzico per accertarmi di essere sveglio , poi mi schiarisco un po' imbarazzato , la voce :
"Ehm....figlioli... avete notato nulla di strano in aula ?"
" Noi no....noi no..." scrollano le capocce e torcono le labbra in segno di diniego.
"Guardate un po' lì " e con l'indice faccio segno alle loro spalle.
" Ah...la parete...." esclamano tutti , e , nell'affanno di darmi spiegazioni , suscitano un bailamme nel quale , naturalmente non capisco una parola. Ma piano , piano , la verità si fà strada e la terrificante spiegazione dei fatti mi lampeggia nel cervello.
Ma cosa è accaduto , insomma ?
Per legge dello Stato , le amministrazioni comunali , sono tenute a fornire alle Scuole ,gli ambienti e le aule nelle quali esse svolgono l'opera loro.
Per legge matematica , se aumenta il numero degli alunni , deve aumentare il numero delle aule.Per legge economico-municipale , dividendo un'aula con un tramezzo , se ne ricavano due.Con due tramezzi...tre co tre tramezzi....quattro....ecc... secondo la formula T+1 = nA
dove T è il numero dei tramezzi , ed nA il numero delle aule ricavate.Il gioco dura finchè
T*X min/= L con X ed L espressi in euro .
E cioè quando il costo dei tramezzi , è superato da quello dell' olio necessario per spingere alunni e insegnanti nelle scatole di sardine così ricavate , allora e solo allora , conviene pensare a costruire altre aule.
E la nostra parete ?E' un tramezzo,naturalmente : formato da pannelli di polistirolo racchiusi fra due fogli di compensato,era stato incastrato fra i muri veri ,senza altro fissaggio .
Ma per legge naturale li legno si ritira e il tramezzo non più incastrato,fluttua con i suoi 14 metri quadri di superficie ,verso le teste degli alunni.....Fortunatamente , per legge soprannaturale , ogni creatura umana ha un Angelo Custode.
Alcune tubature scoperte che si arrampicano lungo il muro dell'aula , hanno fermato la caduta della parete evitando il peggio.
Penso quindi che fra questi lodati spiriti del Signore , sia stato arruolato a suo tempo anche un Angelo idraulico.

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