PROFUMO DI DONNA
Prendevano il te della festa,
giocavan canasta le amiche di nonna
e sotto il gran tavolo antico
che ancor non sfiorava mia testa
sentivo profumo di donna
venirmi da sotto ogni gonna
e farsi ogni volta più amico,
più usuale,
toccarmi ogni corda animale,
cantarmi di un dolce gioire,
parlarmi con tono leggero
di un grande mistero
che stavo lì lì per scoprire,
di un mondo insoluto
che ancor non capivo,
dal quale venivo,
del quale avea sempre saputo.
Incenso
del rito
più antico
lo penso,
cui l'uomo
men domo
dell'oggi
e di ieri
sacrifica
più volentieri.
9 lug 2010
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